La funzione microvascolare peggiora con l’età. Il principale responsabile di tale deterioramento è lo stress ossidativo, uno stato in cui la produzione di radicali liberi supera la capacità di contenimento dei sistemi antiossidanti dell’organismo. Il risultato è il danno cellulare; se i meccanismi di riparazione non riescono a ripristinare le funzioni della cellula, la conseguenza è l’apoptosi, ovvero la morte programmata.
Per spiegare il fenomeno dell’invecchiamento si ricorre a due teorie principali:
- teoria dei radicali liberi
- teoria dell’accorciamento dei telomeri
Teoria dei radicali liberi: danno da accumulo
Le specie reattive dell’ossigeno (ROS) sono radicali liberi prodotti dall’organismo nel normale svolgimento delle funzioni metaboliche (metabolismo aerobico). Con l’avanzare dell’età, questi tendono a soverchiare le difese antiossidanti dell’organismo, con danni che si ripercuotono su DNA, proteine e componenti cellulari in genere.
Teoria dell’accorciamento dei telomeri: l’orologio biologico
I telomeri sono particolari sequenza nucleotidiche, collocate all’estremità dei cromosomi.
Sono ritenuti dotati di effetti protettivi sul DNA. Ma ad ogni divisione cellulare si accorciano, fino a raggiungere una lunghezza critica. A tal punto le cellule somatiche entrano in senescenza replicativa, ovvero uno stato permanente in cui perdono la capacità di dividersi.
Sembra che una particolare classe di molecole, chiamate Sirtuine, svolga un ruolo chiave nel fenomeno dell’invecchiamento, in quanto partecipano sia al controllo della trascrizione genica che del metabolismo cellulare.
In particolare, le Sirtuine sono implicate nell’adattamento e contrasto a situazioni di stress tipiche dell’invecchiamento. Con maggior dettaglio, la sirtuina Sirt-1, localizzata nel nucleo e nel citoplasma, partecipa al controllo della sopravvivenza cellulare.
Il resveratrolo è un attivatore della Sirt-1.